RINNOVO DEL CONTRATTO DEI BANCARI

Fa scalpore l’aumento medio di 190 euro mensili

di Marcantonio Russo, da CantoLibre, 21 febbraio 2020

In questi giorni si sta avviando a conclusione l’iter rinnovo CCNL bancari. Ricordiamo che riguarda i lavoratori degli istituti di credito associati ABI, non comprende le Banche Credito Cooperativo. Il 19 dicembre 2019 è stata siglata una ipotesi di accordo fra ABI e organizzazioni sindacali che verrà esposta ai lavoratori in assemblee a partire dal 6 febbraio, poi  ratificata e successivamente verrà firmato il contratto.

Come ogni Contratto Collettivo ha punti di forza e criticità;  considerando il momento storico e la situazione economica del Paese e del Settore dovrebbe essere un buon Contratto, certamente migliore dei precedenti. Contiene elementi di tutela normativa prima non presenti, ed anche economicamente   c’è un concreto adeguamento.

Questo  Contratto dovrebbe essere adeguato per i cambiamenti organizzativi che investiranno il mondo bancario. La cosiddetta digitalizzazione (ossia il contatto con la clientela da remoto), contribuirà a strutturali cambiamenti dell’attività bancaria, per esempio la figura del cassiere verrà sempre più marginalizzata, se non esclusa in alcuni sportelli. Con gli attuali tassi bassi gli utili derivano sempre più dalle commissioni bancarie per i servizi resi, con le banche in continua revisione dei propri piani industriali, formando un’attività di vendita i sempre più aggressiva. Per contro i centri contabili, servizi recupero crediti ed altre aree non commerciali verranno dismesse, i lavoratori ceduti ad altre aziende giustificando il tutto con la crisi del settore bancario.

Per contrastare, od almeno limitare, le ricadute negative sui lavoratori generate  “dalla banca che verrà” sono presenti nel CCNL precise prescrizioni come: anticipo spese legali (da parte della banca) sostenute dal lavoratore per fatti commessi nell’esercizio delle sue funzioni; maggiori tempi per rispondere a provvedimenti disciplinari e possibilità di richiedere accesso agli atti sempre per provvedimenti disciplinari; diritto alla disconnessione dopo orario di lavoro (spegnere cellulari e portatili per non essere assillati da richieste dei superiori); vietare azioni disciplinari (che posso arrivare fino al licenziamento) se non si raggiungono budget aziendali.

Anche in caso di cessione di ramo d’azienda, (come i centri contabili ceduti ad altre imprese) è sancito che i lavoratori mantengano le previsioni ed il contratto originario bancario, altrimenti avrebbero assunto per es. quello del commercio, meno favorevole. Queste tutele, ed il doverle inserire, mostrano quanto tesi siano degradati i rapporti fra datore di lavoro e lavoratori, con aumento di sanzioni disciplinari, pressioni commerciali et similia. Alcune di queste previsioni erano presenti in accordi o contrattazioni di 2° livello, ne potevano beneficiare i lavoratori delle banche maggiori, ma inserendole nel CCNL copre tutti i lavoratori, anche i meno rappresentati e tutelati. In futuro il lavoro part-time e lavoro agile (poter lavorare da casa o altra postazione che non sia l’ufficio di appartenenza) converrà notevolmente alla banca, manormandolo opportunamente già da ora  si tutela la salute e sicurezza del lavoratore che potrà riconoscervi un’opportunità per conciliare i  tempi casa-lavoro. Poi vi sono delle raccomandazioni, quindi nulla di vincolante, per es. sul reintegro di lavoratori che subiscono licenziamento illegittimo; è solo un auspicio, ma è positivo e per nulla scontato averle potute inserire  ora, in momento di duro scontro fra padronato e lavoratori, con un governo amorfo per nulla favorevole a questi ultimi; in futuro si potrà approfondire l’argomento.

Per la parte economica ha fatto scalpore l’aumento medio di 190 euro mensili; oltre ciò c’è l’eliminazione del salario di ingresso, equiparando la paga base fra tutti i lavoratori, vecchi e giovani, ed è qualcosa di molto importante; oltre questa vi sono altre previsioni tendenti  a ricucire lo strappo generazionale, fra come era prima e come è ora il lavoro del bancario, per riunificare la classe lavoratrice.