© Afp - L'incidente ferroviario a Garmisch-Partenkirchen in Baviera

I treni gridano “allarme”

Riceviamo e pubblichiamo il testo del volantino diffuso dalle/dagli attiviste/i dell’Associazione familiari “Il Mondo che vorrei”, dell’“Assemblea 29 giugno” e del Coordinamento Lavoratori/trici Autoconvocati (CLA) nella mattinata di lunedì 6 giugno di fronte al Palagiustizia di Firenze, mentre era in corso l’udienza dell’appello bis sulla strage di Viareggio del 29 giugno 2009, mentre erano in corso gli interventi degli avvocati delle Ferrovie e di Mauro Moretti, ex amministratore delegato della Holding Fs.

3 giugno: in un solo giorno 4 incidenti, anche mortali, a livello europeo, di cui 2 in Italia! A Roma, il locomotore di coda del Frecciarossa 9311 diretto a Napoli, con 230 viaggiatori, è sviato in galleria: solo per caso non transitava un treno in senso contrario, altrimenti avrebbe impattato contro il mezzo sviato. A Ferrara un treno merci in manovra deraglia subito fuori dalla stazione, due carri cisterna sono usciti dai binari. Per ‘buona sorte’ non erano stati ancora riempiti di ammoniaca! In Germania deraglia un treno carico di studenti diretto a Monaco di Baviera: 4 morti e 16 feriti gravi! Infine in Slovacchia nello scontro fra due treni, il macchinista e decine di passeggeri feriti, di cui alcuni gravissimi. (Successivamente alla stampa del volantino è giunta la notizia che il macchinista è morto)

E’ un campo di battaglia (!), parliamo di morti sul lavoro e da lavoro. Nel nome del profitto, per cui è una guerra manifesta, che non ha confini, senza tregua… La strage di Viareggio con le sue 32 Vittime bruciate vive, è parte di questa guerra. I ferrovieri, coscienti e solidali, da subito si sono schierati con i familiari delle 32 Vittime e con la città di Viareggio. Concretamente (pagando anche un prezzo, come il licenziamento di Riccardo Antonini) perché hanno messo a disposizione conoscenze, competenze ed esperienze, trasmettendo i valori della solidarietà e la necessità della controinformazione e della denuncia.

Il 29 giugno prossimo sono trascorsi 13 anni dalla strage

Nei mesi e nelle settimane precedenti la strage, i mancati incidenti si susseguivano, tanto da far dire ai ferrovieri che i treni gridavano “allarme”, ma non furono ascoltati. In 13 anni niente è stato fatto, e la storia si ripete: in Europa e in Italia a causa della modifica all’apparato frenante dei treni merci, anche di merci pericolose, sono accaduti in questi anni decine di incidenti che solo per caso non hanno causato morti e feriti. Fino ad ora! Questi apparati frenanti danno facilmente origine a incendi.

Le Agenzie europea e italiana (proprio l’Europa e l’Italia dove in un solo giorno sono accaduti 4 fra disastri e incidenti!) per la sicurezza e le imprese ferroviarie, invece di sostituire questi apparati difettosi, di implementare i controlli sulla linea e di applicare sistemi tecnologici di rilevamento guasti, come richiedevano a gran voce i ferrovieri, hanno affidato tutto alla sola “percezione” soggettiva di ogni macchinista, riversandogli ogni responsabilità: il capro espiatorio.

Ognuno comprenderà la gravità della situazione! Dopo 13 anni di dolore, lotte, processi e mobilitazione, questo è un ulteriore, gravissimo oltraggio ai nostri morti!

Mercoledì 29 giugno h. 21.00 a Viareggio
manifestazione per il 13° anniversario

A firma dell’Associazione dei familiari “Il Mondo che vorrei”,
di “Assemblea 29 giugno”
e del Coordinamento lavoratori/trici autoconvocati (CLA),
ma la firma autentica è di ognuna delle 32 Vittime della strage ferroviaria di Viareggio del 29 giugno 2009