Un po’ all’ombra delle elezioni francesi e delle presidenziali colombiane, domenica 19 giugno si sono svolte anche le elezioni regionali dell’Andalusia, la regione del sud ovest spagnolo, nota per le sue tradiizioni ma anche per la povertà nella quale il centralismo madrilegno l’ha relegata.
Le compagne e i compagni di Anticapitalistas (l’organizzazione della Quarta Internazionale nello stato spagnolo) hanno animato, dopo la clamorosa e movimentata rottura con Podemos a seguito della scelta di Podemos di collaborare con il PSOE alla formazione del secondo governo Sanchez, la lista Adelante Andalucía, che si è presentata in tutte le provincie della regione andalusa.
Adelante Andalucía, si definisce andalucista, femminista, ecosocialista, antineoliberista e democratica. Esiste solo da un anno, per l’esattezza dal 26 giugno 2021, data della sua fondazione a Granada dopo l’espulsione dal Parlamento andaluso delle deputate e dei deputati che avevano scelto di rompere con la coalizione Unidas Podemos a causa dell’inaccettabile alleanza di quest’ultima con il PSOE di Pedro Sanchez. Non va dimenticato che l’offensiva di Podemos contro Adelante Andalucía si è sviluppata proprio nel momento in cui la leader della formazione era impossibilitata ad agire perché in puerperio.
Adelante Andalucía è stata a lungo estromessa dal parlamento e privata di ogni mezzo di sostentamento materiale, proprio alla vigilia della cruciale campagna elettorale regionale del 2022. Le compagne e i compagni hanno gestito la campagna in maniera militante affrontando la destra del Partido popular (da sempre dominante nella regione) con i suoi tagli e le sue privatizzazioni e smascherando gli ultrà di Vox che, con lo scomposto sostegno di Giorgia Meloni, sta cercando di condizionarlo ancora più a destra.
I risultati elettorali di Adelante Andalucía, in questo quadro sono stati incoraggianti. I voti raccolti sono stati 167.970, pari al 4,58% dei voti espressi (anche in Andalusia la partecipazione non è stata alta, solo del 58,36%). Le compagne e i compagni fanno notare che nella provincia di Cadice la lista raccogliendo 41.488 voti (pari all’8,04%), pone Adelante Andalucía come primo partito alla sinistra del PSOE. Analoghi risultati sono stati raggiunti nella stessa città di Cadice, a Jerez, a San Fernando, a Puerto Real, a Rota e comuni minori, come Arcos e Ubrique.
Con i due seggi di deputato conquistati, le compagne e i compagni affermano: “Ci batteremo nel Parlamento andaluso affinché non si verifichino altre chiusure di aziende, affinché la baia di cadice sia reindustrializzata, affinché il porto più importante del Mediterraneo sia collegato alla rete ferroviaria europea, affinché l’Andalusia non debba più vivere di turismo ed esportazioni a basso costo, per difendere i servizi pubblici, la sanità e l’istruzione, affinché i nostri agricoltori abbiano i costi di produzione garantiti e possano guadagnarsi una vita dignitosa, per avere un futuro sostenibile nella nostra terra e per combattere il terrorismo sessista e l’lgtifobia”.