Brasile, il PSoL decide di votare per Lula presidente, nonostante Alckmin, per sconfiggere Bolsonaro

Dichiarazione politica di Campo Semente (l’aggregazione formata dalle correnti del PSoL Resistência, Insurgência, Subverta), 30 aprile 2022

Il PSoL ha appena tenuto, questo sabato 30, la sua Conferenza Elettorale, un evento che ha definito la tattica elettorale e il programma difeso dal partito nel 2022. I 61 membri del Direttorio nazionale, a maggioranza assoluta e con l’appoggio delle correnti che compongono il Campo PSoL Semente, hanno deciso per il voto a Lula presidente dal primo turno per sconfiggere Bolsonaro, nonostante Alckmin (l’esponente di destra che Lula ha scelto come suo candidato vicepresidente, ndt).

La decisione del PSoL sulla tattica elettorale per il 2022 risponde correttamente a un momento eccezionale della storia del Brasile. Bolsonaro è il primo presidente apertamente fascista dalla fine della dittatura militare e il suo governo genocida è stato il principale responsabile della morte di più di 660.000 persone nella pandemia. È in corso l’approvazione di un programma senza precedenti di distruzione economica, sociale, ambientale e di distruzione dei diritti del lavoro e democratici. Come risultato, il paese sta vivendo una tragedia che si estende al deterioramento delle condizioni di vita, con l’aumento dell’inflazione e della disoccupazione e il calo dei redditi. Il paese è tornato nella mappa della fame.

La candidatura di Lula è l’unica che ha le condizioni per sconfiggere elettoralmente il candidato dell’estrema destra. Per questo motivo, le elezioni del 2022 saranno polarizzate e tenderanno a ipotizzare un plebiscito tra Lula e Bolsonaro. Il suo risultato è incerto e non sarà una passeggiata. In questo contesto, il PSOL ha un ruolo da giocare e la sua militanza farà la differenza nei comitati “con Lula presidente” in tutto il paese.

Il destino del PSoL è inseparabile dal destino della classe operaia. Pertanto, nella conferenza è stata approvata la tattica più appropriata, cioè quella che ha tradotto le modalità e i mezzi concreti per sconfiggere elettoralmente Bolsonaro.

Portando avanti una campagna agguerrita, il PSoL ha bisogno di mantenere la propria indipendenza politica e la conferenza ha fatto tre passi importanti in questa direzione. Il primo è stato la continuità della critica di Alckmin, un rappresentante borghese nel ticket di Lula. Alckmin non sarà mai un nostro compagno. Il secondo è stato riconoscere che con Alckmin, Lula non firmerà un programma capace di rispondere ai bisogni della classe operaia per superare la crisi. Quindi, ben oltre quello che è possibile negoziare con il PT, il PSoL ha approvato la presentazione del suo programma, la sua visione per un governo di sinistra e le misure necessarie per affrontare la crisi con coraggio, scontrandosi con le élite al potere e con i loro privilegi.

Il terzo passo è stata l’approvazione di una risoluzione contro la trattativa per avere posti in un eventuale governo Lula-Alckmin, il che dimostra che il PSoL non ha posto nei governi di conciliazione di classe. Per noi, militare per la vittoria di Lula non significa che il PSoL debba partecipare a un eventuale governo Lula-Alckmin, se eletto, o a qualsiasi governo statale e municipale delle coalizioni del PT con la borghesia. Siamo categoricamente contro la partecipazione del PSoL in un eventuale governo Lula. Abbiamo un bilancio sul passato e non nutriamo aspettative di cambiare il Brasile in alleanze con Alckmin, la destra e la borghesia.

La conferenza elettorale del PSoL ha aperto le ali per mettere il partito nella giusta direzione in queste elezioni. Niente è più funzionale alla rivoluzione socialista che il rovesciare un presidente fascista dal potere. Il campo PSoL Semente ha avuto un ruolo determinante perché fosse presa questa decisione. Così come abbiamo fatto la differenza per le risoluzioni che meglio posizionano il PSoL con coerenza nel preservare la propria indipendenza politica – una lotta che attraversa tutta la sua storia. Saremo in prima linea per tutte le risoluzioni da mettere in pratica.