Francia, lo sciopero nella scuola e il suo allargamento

Comunicato stampa d i SUD Scuola e Università pubblicato il 2 febbraio 2023

Dopo il successo della mobilitazione del 31 gennaio, faremo piegare il governo!

Il 19 gennaio, 2 milioni di persone hanno manifestato contro la riforma delle pensioni. Il 31 gennaio, 2,8 milioni di persone sono scese in piazza per esprimere il loro rifiuto del progetto di riforma del governo. Non c’erano mai state manifestazioni così massicce in Francia. Il personale scolastico e universitario ha partecipato massicciamente ai cortei e alle assemblee generali degli scioperanti. SUD-education ha sostenuto il prolungamento dello sciopero laddove possibile e sta supportando i colleghi che hanno scelto di prolungarlo emettendo un preavviso di sciopero fino al 20 marzo compreso.

L’impopolarità della riforma non è più in discussione. Il personale ha capito che, in ogni caso, tutti ci rimetteranno: chi ha iniziato a lavorare presto e chi ha iniziato a contribuire alla fine degli studi, ma soprattutto le donne le cui carriere sono più caotiche. Il 19 e il 31 gennaio abbiamo dato una dimostrazione di forza senza precedenti, dimostrando che una grande maggioranza di persone rifiuta la riforma. La riforma è ampiamente impopolare nel paese, il governo è disperato: vinceremo e faremo ritirare la riforma!

Se il governo persiste nel suo progetto ingiusto e dannoso, allora potremo ancorare lo sciopero il più vicino possibile ai territori. Daremo vita allo sciopero mobilitandoci in ogni comune, in ogni dipartimento, fino al ritiro della riforma. Se i numeri non bastano a far retrocedere il governo, abbiamo davanti a noi diverse settimane per costruire con gli altri settori, sia pubblici che privati, ma anche con i giovani, uno sciopero così popolare, massiccio e duraturo che Macron dovrà fare marcia indietro.

Lo sciopero è la nostra forza, come lavoratori dell’istruzione e dell’università: quando le scuole e le università sono chiuse, il lavoro è bloccato, e quando gli studenti delle scuole superiori e delle università non hanno lezioni, possono mobilitarsi. La mobilitazione del nostro settore è essenziale per vincere. Generalizzare lo sciopero significa ancorarlo a tutti i settori: la prossima settimana, i sindacati delle raffinerie (6, 7 e 8 febbraio) e i sindacati delle ferrovie (7 e 8 febbraio) hanno già annunciato diverse giornate di sciopero, che possono servire come punto di convergenza con gli scioperanti dell’istruzione e delle università.

  • SUD Education invita tutto il personale a scioperare in massa il 7 febbraio e a partecipare alle manifestazioni dell’11 febbraio.
  • SUD Education invita a partecipare ai fondi di sciopero proposti ai diversi livelli e a moltiplicarli, per organizzare la solidarietà con i colleghi più precari.
  • SUD Education invita il personale scolastico e universitario a partecipare a tutte le iniziative di sostegno allo sciopero: fiaccolate, comizi, pranzi e concerti degli scioperanti, picchetti, ecc. In questo momento di inizio delle vacanze in alcune zone, SUD Education sostiene in modo particolare lo sviluppo di queste iniziative nei territori interessati.
  • SUD Education invita il personale a organizzare assemblee generali nelle scuole, negli istituti, nei servizi, nei territori, ecc. per continuare a discutere il rinnovo dello sciopero oltre il 7 febbraio, con l’obiettivo di convergere con altri settori per bloccare l’economia e far piegare il governo!

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