Il “Che” e Julio Cortázar (a 55 anni dall’assassinio di Guevara)

da bresciaanticapitalista.com

“Caminante, no hay camino. Se hace camino al andar” (Viaggiatore, non c’è cammino, il cammino si fa camminando) (Antonio Machado)

“Esta humanidad ha dicho basta y ha echado a andar” (Questa umanità ha avuto abbastanza e si èmessa in movimento) (Ernesto Guevara)

Cortázar era ad Algeri, quando seppe dell’assassinio del Che. Scrisse queste poche righe:

“Mira, allá en Argel, rodeado de imbéciles burócratas, en una oficina donde se seguía en la rutina de siempre, me encerré una y otra vez en el baño a llorar. Había que estar en un baño, comprendes, para estar solo, para poder desahogarse sin violar las sacrosantas reglas del buen vivir en una organización internacional” (Senti, lì ad Algeri, circondato da imbecilli burocrati, in un ufficio dove si lavorava come al solito, mi sono chiuso in bagno più e più volte per piangere. Dovevi stare in un bagno, capisci, per essere solo, per poterti sfogare senza violare le sacrosante regole del buon vivere in un’organizzazione internazionale).

“YO TUVE UN HERMANO; NO NOS VIMOS NUNCA, PERO NO IMPORTABA. YO TUVE UN HERMANO QUE IBA POR LOS MONTES MIENTRAS YO DORMÍA. LO QUISE A MI MODO, LE TOMÉ SU VOZ, LIBRE COMO EL AGUA. CAMINÉ DE A RATOS CERCA DE SU SOMBRA. NO NOS VIMOS NUNCA, PERO NO IMPORTABA, MI HERMANO DESPIERTO MIENTRAS YO DORMÍA, MI HERMANO MOSTRÁNDOME, DETRÁS DE LA NOCHE SU ESTRELLA ELEGIDA” (Avevo un fratello; non ci vedevamo mai, ma non importava. Avevo un fratello che attraversava le montagne mentre io dormivo. L’ho amato a modo mio, ho preso la sua voce, libera come l’acqua. A volte ho camminato vicino alla sua ombra. Nnon ci siamo mai visti, ma non importava, mio fratello sveglio mentre io dormivo, mi fratello che mi mostrava, dietro la notte, la sua stella prescelta)

Julio, Algeri, 10 ottobre 1967

“El Che ha muerto y a mí no me queda más que el silencio, hasta quien sabe cuándo” (Il Che è morto e a me non resta che il silenzio, fino a chissà quando) (Julio Cortázar)

Hasta siempre, Comandante. Noi non dimentichiamo. Né te, né i tuoi assassini, né i loro mandanti, né i loro eredi!